La Pinacoteca

I grandi maestri della pittura italiana

Ingresso gratuito

Un affascinante viaggio nei capolavori della pittura italiana

La pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo. Uno spettacolare diorama dell’800 lungo 22 metri. Tutto in un’unica, prestigiosa collezione.

Lasciati accompagnare alla scoperta di un percorso straordinario che attraversa i capolavori di quattro secoli, nella collezione più prestigiosa della città. Un viaggio affascinante e ricco di suggestioni alla scoperta di alcuni dei momenti in cui l’arte italiana ha raggiunto la sua massima bellezza.

Una prestigiosa collezione, dalla passione di alcune nobili famiglie rodigine

Quattro secoli di bellezza

Dal Gotico a Giovanni Bellini, dal Cinquecento veneto ai più importanti pittori veneziani del Settecento. Le sale di Palazzo Roverella ospitano una rassegna di dipinti capace di offrire un panorama quasi da manuale di storia dell’arte. Un percorso straordinario che attraversa i capolavori di quattro secoli, nella collezione più prestigiosa della città. Tutto questo grazie alla passione per la pittura di alcune nobili famiglie rodigine che, con le loro donazioni, ci permettono oggi di ammirare una raccolta unica che racchiude alcuni capolavori dei più grandi maestri della pittura italiana come Giovanni Bellini, Tiziano Vecellio, Jacopo Tintoretto e Giambattista Tiepolo. Lasciati sedurre dallo splendore della pittura italiana.

Giovanni Bellini, Cristo portacroce

Il Cinquecento veneto

Malgrado il suo coinvolgimento in travagliate vicende politico-militari, Venezia nel Cinquecento è agiata e potente, cosmopolita e laica, capace di promuovere fermenti artistici e culturali…

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Giuseppe Nogari, Ritratto di Giovanni Tommaso Minadois

La sala dei ritratti

Per l’Accademia dei Concordi il Settecento è secolo di rinascita. Ottenuta la protezione da parte di Venezia, i suoi rappresentanti possono rivolgersi al mondo dell’arte…

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Bartolomeo Nazzari, Ritratto del doge Alvise Pisani

La sala dei ritratti

Per l’Accademia dei Concordi il Settecento è secolo di rinascita. Ottenuta la protezione da parte di Venezia, i suoi rappresentanti possono rivolgersi al mondo dell’arte…

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Giovanni Biasin, Panorama di Venezia, diorama (dettaglio)

Un panorama mozzafiato

Un dipinto su carta delle dimensioni di 22 metri di lunghezza e 1,75 di altezza che raffigura una spettacolare veduta del bacino di San Marco…

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Il Cinquecento veneto

Giovanni Bellini, Cristo portacroce

Malgrado il suo coinvolgimento in travagliate vicende politico-militari, Venezia nel Cinquecento è agiata e potente, cosmopolita e laica, capace di promuovere fermenti artistici e culturali.
I pittori che operano nella città lagunare dell’epoca sono di tale valore da imporre la scuola veneta come espressione di nuove tendenze figurative e cromatiche. Un rinnovamento espressivo che richiama numerosi artisti anche dalle province occidentali della Repubblica Veneta.
Il più abile e fortunato è Palma il Vecchio, presente in mostra con una ‘Devota meditazione’, (destinata cioè alla contemplazione personale) raffigurante la Madonna con il Bambino tra i santi Gerolamo ed Elena. Un’opera collocabile attorno alla metà del secondo decennio del XVI secolo quando Palma è ancora influenzato dal tardo Bellini.