Fondamentale, in tal senso, fu il viaggio di lavoro che fece nel governatorato di Vologda, in Siberia, nel 1889, quando era ancora uno studente di giurisprudenza. In quell’occasione ebbe modo di studiare la vita, i costumi, le credenze e i rituali della popolazione locale, i Sirieni. Nei taccuini di quegli anni compaiono disegni di oggetti quotidiani e dettagli di decorazioni delle variopinte case in legno, annotazioni di canzoni e proverbi, preghiere e scongiuri. Iniziò anche a collezionare icone, giocattoli, arcolai, incisioni e stampe popolari (i lubki) che influirono non poco sull’evoluzione della sua arte, come testimonia, ad esempio, l’olio del 1904 Sonntag.