5 maggio 2025
Arte e Cultura a Rovigo e Ferrara: presentazione delle mostre dedicate a Hammershøi, Mucha e Boldini

Vilhelm Hammershøi, Doppio ritratto dell’artista e della moglie visti attraverso uno specchio, 1911. Collezione privata
Nell’ottica della felice collaborazione tra la Fondazione Ferrara Arte e Palazzo Roverella di Rovigo, martedì 6 maggio 2025 alle ore 17.00, la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti a Ferrara ospiterà la presentazione della mostra Hammershøi e i pittori del silenzio tra il Nord Europa e l’Italia.
L’evento vedrà la partecipazione di Paolo Bolpagni, curatore della mostra, che guiderà il pubblico in un affascinante viaggio nell’universo poetico e silenzioso del pittore danese Vilhelm Hammershøi e dei suoi contemporanei europei.
Un’occasione speciale per immergersi nella sua pittura fatta di luci soffuse, stanze vuote, interni silenziosi e figure evanescenti: un mondo sospeso, in cui la quiete diventa linguaggio. Il pubblico potrà così scoprire in anteprima la mostra e i suoi eventi collaterali, raccontati dalla viva voce del curatore e di esperti del settore, per entrare nel cuore dell’allestimento e della sua visione curatoriale.
L’esposizione, visitabile fino al 29 giugno a Palazzo Roverella di Rovigo, è la prima grande mostra italiana dedicata a Hammershøi e si arricchisce di un intenso dialogo con artisti scandinavi, francesi, belgi, olandesi e italiani che, come lui, hanno saputo trasformare il silenzio in un linguaggio dell’anima.
Mercoledì 7 maggio alle ore 17.30, presso la Sala degli Arazzi di Palazzo Roncale a Rovigo, verranno invece presentate le rassegne Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, alla presenza di Pietro Di Natale, Direttore della Fondazione Ferrara Arte, che accompagnerà il pubblico alla scoperta dell’attuale proposta culturale di Palazzo dei Diamanti.
Le due mostre, aperte al pubblico fino al 20 luglio 2025, raccontano i mondi affascinanti di Alphonse Mucha e Giovanni Boldini. La retrospettiva dedicata a Mucha, allestita nelle sale dell’ala Rossetti, ripercorre l’intera carriera del maestro dell’Art Nouveau attraverso oltre 150 opere tra manifesti, dipinti, fotografie e oggetti decorativi. Dal sodalizio con Sarah Bernhardt al monumentale ciclo dell’Epopea slava, l’esposizione svela un artista visionario, poliedrico e impegnato.
Nelle tre sale dell’ala Tisi, la mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, presenta oltre 40 opere tra oli, pastelli e disegni provenienti dal Museo Boldini. Il percorso espositivo mette in luce il talento del pittore ferrarese nel rappresentare la donna moderna della Belle Époque, restituendone con eleganza e vivacità il fascino, lo spirito e il carattere attraverso uno stile veloce, raffinato e inconfondibile.