18 Dicembre 2019
Annunciate le mostre dei prossimi tre anni
Cos’hanno in comune Chagall, Doisneau, il rapporto tra l’Arte e la Musica, Dante Alighieri e la pittura tedesca delle avanguardie? Il fatto che saranno protagonisti delle mostre dei prossimi tre anni a Palazzo Roverella e Palazzo Roncale.
La mostra Giapponismo non è ancora giunta al termine ma guardiamo già al futuro. Durante la conferenza stampa del 18 dicembre a Palazzo Roncale è stato annunciato il programma delle grandi mostre del prossimo triennio, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi.
Le grandi mostre fioriranno già a partire dalla primavera. Si parte con il progetto La Quercia di Dante a Palazzo Roncale: un’esposizione e una serie di iniziative culturali per avvicinarci all’importante anniversario dei settecento anni dalla morte del Sommo Poeta che si celebrerà nel 2021.
Come si lega una quercia alla figura di Dante? Si tramanda che, dopo essersi perso nelle intricate e nebbiose zone del Delta, fu proprio un imponente albero a fargli ritrovare la via. La famosa quercia è sopravvissuta fino al 2013 e intorno a essa e ad un suo frammento ruoterà l’esposizione a cura di Mauro Carrera, Barbara Codogno, Virginia Baradel e Sandro Vidali,Visioni dell’Inferno che rappresenterà, tramite le illustrazioni di Gustave Dorè, Robert Rauschenberg e Brigitte Brand tutti i 33 canti dell’Inferno.
Dal 4 aprile al 5 luglio, Palazzo Roverella ospiterà invece una mostra, curata da Claudia Zevi, il cui protagonista sarà uno dei pittori più amati di sempre, sempre sospeso tra sogno e realtà: Marc Chagall. Saranno tante le tante tematiche trattate, tra cui spicca l’influenza della cultura russa sull’evoluzione artistica del pittore e la nostalgia provata negli anni della lontananza, ma soprattutto tanti i capolavori: cento le opere tra dipinti, incisioni e acqueforti.
A settembre sarà il turno dei grandi maestri della Fotografia
L’umanesimo fotografico francese sarà protagonista di due mostre, una nel 2020 e una nel 2021. Si partirà a Settembre del prossimo anno con uno dei fotografi più conosciuti dal grande pubblico: Robert Doisneau. L’ampia retrospettiva a cura di Gabriel Bauret, racconterà la vita e la produzione del fotografo parigino che ha immortalato il bacio più famoso del Novecento, con la stessa autentica trasparenza dello sguardo, punteggiato di tocchi ironici, che caratterizza le sue opere. La città, l’amore, la quotidianità e la semplice bellezza della vita invaderanno con leggerezza Palazzo Roverella. Nel 2022 il secondo autore francese sarà Eduard Boubat, autore di fotografie di rara poesia che la mostra, sempre curata da Bauret, farà conoscere nella sua aggraziata e potente dolcezza.
Nel 2021 le Avanguardie invaderanno Palazzo Roverella
La primavera del 2021 e del 2022 saranno dedicate alle Avanguardie. Darà il via la mostra curata da Paolo Bolpagni Arte e Musica, dal Simbolismo alle avanguardie a Palazzo Roverella, dal 20 marzo 2021 al 27 giugno 2021. L’esposizione indagherà il complesso e affascinante legame tra l’elemento musicale e le arti visive.
A partire dalla fine del XIX secolo, gli scambi e gli intrecci tra Arte e Musica sono stati esplorati da alcuni filoni pittorici. Le opere di Richard Wagner, Ludwig van Beethoven e Johann Sebastian Bach sono diventati fonte di ispirazione per la Secessione di Vienna, ma anche per la riflessione di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, František Kupka, Félix Del Marle, Augusto Giacometti e molti altri. Cubismo, Futurismo, Neoplasticismo, fino al Dada e al Surrealismo: nessuna corrente artistica è rimasta immune all’indagine della relazione musicale, che diventerà modello e paradigma per un nuovo modo di intendere l’arte.
Il confronto con le avanguardie proseguirà poi nel 2022 con una grande mostra, nuovamente a cura di Paolo Bolpagni, dedicata alla pittura tedesca dal romanticismo alle Avanguardie.