20 Settembre 2018
Arte, Esoterismo e Magia nella nuova grande mostra a Palazzo Roverella
Demoni, spiriti, streghe, maghi, vampiri, fantasmi e altre oscure presenze. Fascinosi abitanti di un immaginario che ha stregato maestri dell’arte come Kandinsky, Rodin, Munch, Basile, Klee, Previati, Mondrian.
Sono i protagonisti di Arte e Magia. Il fascino dell’esoterismo in Europa, la nuova grande mostra che dal 29 settembre 2018 al 27 gennaio 2019 trasformerà le sale di Palazzo Roverella in tappe di un vero e proprio percorso iniziatico.
Un viaggio alla scoperta delle correnti esoteriche che, a cavallo tra ’800 e ’900, hanno influenzato la pittura in Europa mettendola in contatto con una dimensione in cui la ragione tace e si spalancano le porte di un mondo fatto di mistero, sogno e inconscio.
Il fascino del mistero
Tra il 1880 e il 1925 l’interesse per l’esoterismo e le dottrine ermetiche riemerge con prepotenza in Europa, avvolgendo con il suo alone di mistero le arti figurative, la letteratura e l’architettura.
Il desiderio di esplorare l’occulto, il sogno, l’inconscio lega a doppio filo la nuova corrente artistica del Simbolismo con la nascente psicoanalisi. Fino ad abbracciare, di lì a poco, le prime avanguardie del Novecento, il Futurismo e l’Astrattismo
Ogni percorso iniziatico comincia con una promessa: gli iniziati non riveleranno le dottrine occulte che stanno apprendendo.
E il viaggio di Arte e magia si apre proprio con un Invito al silenzio. Un gesto – il dito o le mani sulle labbra sigillate – che rimbalza da un’opera all’altra, da Giorgio Kienerk a Odilon Redon, intimando al visitatore di non rivelare i segreti che si prepara a scoprire. Un invito a far tacere la ragione, per ascoltare il sussurrio dell’inconscio.
Dal buio, un’arte sublime
Dai segreti dell’architettura esoterica e dei suoi oscuri simboli alla luce di aure, emanazioni e raggi luminosi. Rappresentazioni di fenomeni spirituali, protagonisti di opere che – da Previati a Mondrian – evidenziano il passaggio dall’estetica simbolista a quella modernista e avanguardista.
E poi il buio. Il visitatore passerà attraverso i tentacoli di opere oscure, impressionanti e sconvolgenti, scaturite dall’inconscio di Auguste Rodin, Edvard Munch o Vasilij Kandinskij. Per arrivare nel vero cuore di tenebra della mostra. Regno di Diavoli, Streghe e Maghi, signori della notte, e delle sue creature, dai vampiri agli animali notturni. Fino ai fantasmi, protagonisti di una sezione interamente dedicata allo Spiritismo, a cui la borghesia di fine Ottocento si interessò con un entusiasmo fervido.
Dallo spirito all’anima, il percorso di mostra si conclude ritornando alla luce che, irradiandosi dal lontano Oriente, fa divampare in tutta Europa una passione (oggi ancora viva) per mitologie, dottrine e religioni orientali. Si spiega così l’interesse per il Buddismo e lo Yoga di molti artisti, come František Kupka, Jan Toorop o Nicholj Roerich.
Arte e Magia in fondo ci svela che, se è vero che il sonno della ragione genera mostri, è altrettanto vero che, a volte, può generare un’arte sublime.